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Loading... L'écume des jours (original 1947; edition 1994)by Boris Vian
Work InformationFroth on the Daydream by Boris Vian (1947)
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Sign up for LibraryThing to find out whether you'll like this book. No current Talk conversations about this book. Seconda lettura di Vian: la prima ("Perché non sanno quello che fanno") non era stata entusiasmate, questa sì. Secondo Pennac (intervista nella postfazione), questo è un romanzo per "giovani", quindi io ci arrivo colpevolmente tardi (e colpevolmente solo dopo il film di Gondry). E tuttavia ho apprezzato sia questa struggente, tristissima storia d'amore che il folle stile con cui è scritta. Libro pieno di personaggi e invenzioni indimenticabili, merita in pieno la sua grande fama. Az elején teljesen odavoltam a gyönyörűségtől, az abszurd határozottan az én műfajom (a nonszenszet is imádom). Iszonyúan élveztem a szöveget, a Gouffé-féle recepteket, vagy az olyan leírásokat, mint „[a] látás feladatát nyitott kék szem segítségével végezte [...]” vagy „Kettejük teste közt a távolságot jobb bicepszének megfeszítésével csökkentette, amit két okosan megválasztott, koponyából kifutó idegpálya vezérelt.”. Az esküvőre készülődésnél kezdett túl normális lenni minden, persze, volt egy-egy furcsa rész, de már elveszett a játék. Aztán egyre sötétebb lett, szürreális, de a szórakoztatást teljesen elhagytuk. By Vian's standards, this is a surprisingly simple story: Colin and Chloe are destroyed by a universe that can't stand to see anyone that happy; Chick and Alise by Chick's uncontrollable addiction to collecting artefacts connected with megastar-philosopher Jean-Sol Partre (author of Le vomi, La lettre et le néon, and hundreds of other immortal texts). Sophocles would already have known what to do with a plot like that, but of course it wouldn't have turned out anything like as bizarre in his hands. With Vian in charge, Colin and Chick start off with the blissful innocence of Bertie Wooster and Bingo Little, generating harmonious mixed drinks by inputting Duke Ellington tunes into Colin's pianocktail machine and being served superb meals by his impeccable manservant Nicolas, but by the end of the book they have moved into something more like Kafka's version of The picture of Dorian Gray. Medics, priests, a pharmacist, employers, booksellers and an avant-la-lettre SWAT team have all taken what they can get; even Colin's wonderful modernist apartment has developed a weird malaise that makes it turn slowly into a crumbling garret. The whole thing is peppered with Vian's unforgettable twists of logic — even the ones we'd prefer to forget, like the trained cyber-rabbits in the pharmacy that produce those wonderfully even round pills, as rabbits do... But, under the comedy, there's real anger and sadness about the arbitrary cruelty of the world we live in, some of it avoidable and man-made, most not.
La schiuma dei giorni, una straziante storia d'amore, in parte autobiografica Le vite vissute da Boris Vian Gira e rigira, anche rileggendo La schiuma dei giorni di Boris Vian a tantissimi anni dalla prima volta, bisogna dare ragione a Queneau: è il più straziante dei romanzi d'amore. Ma non è solo un romanzo d'amore. Dentro ci si ritrovano tanti ingredienti del cocktail-Vian (irripetibile, non c'è dubbio): i giochi di parole, il surrealismo, l'amore per il jazz e la patafisica del suo carissimo Jarry, una forte irrisione della morale corrente, un antimilitarismo coltivato negli anni della breve vita di Vian (1920-1959) in cui la Francia era spesso in armi (seconda guerra mondiale, Indocina, Algeria). La storia è semplice. Colin (diminutivo di Nicolas, ma in francese significa anche merluzzo) è un giovane ricco, nullafacente, con tanto di cuoco coltissimo che cita Gouffé e prepara anticipazioni di cucina futura (la salsa alla crema di mango e ginepro cucita dentro involtini di tessuto di vitello). Nella casa ci sono topi parlanti, ma non bisogna formalizzarsi. Nella premessa al libro Vian dichiara: «La storia è interamente vera, perché io me la sono inventata da capo a piedi». Non lavora, Colin, ma ogni tanto inventa qualcosa, come il pianococktail. Ha un amico, Chick, che spende tutti i risparmi (e anche i prestiti di Colin) nell'acquisto di opere di Jean Sol Partre ("Il vomito", rilegato in pelle di puzzola, "Il tanfo", ma nel parossistico e devastante finale anche pipe, pantaloni del filosofo esistenzialista). Il buffo è che, nelle mille cose della sua breve vita, Vian ha avuto Jean Paul Sartre come direttore (a Temps modernes ). Colin s'innamora di Chloé, la sposa, ma nel viaggio di nozze verso il Midi Chloé comincia a tossire, s'ammala. Le sta crescendo una ninfea nel polmone destro. Quel fiore mortale può essere combattuto solo dal profumo di altri fiori. Sempre innamoratissimo, ma anche sempre più povero (i fiori costano) e disperato, Colin accetta i lavori più pesanti e impensabili. Cova canne di fucile, che si sviluppano solo col calore del corpo umano. Ma viene licenziato perché il suo amore sforna canne che terminano con una rosa d'acciaio. Fa il messaggero di cattive notizie con un giorno d'anticipo, finché vede il suo indirizzo nel lavoro da sbrigare e capisce che Chloé morirà il giorno dopo. Le ultime pagine, il funerale da poveri che fa da contrappunto angoscioso al matrimonio da ricchi, con gli stessi protagonisti, sono per me tra le più belle del libro, insieme all'appartamento di Colin e Chloé che si restringe progressivamente e non lascia passare il sole man mano che la morte di Chloé s'avvicina e la calda pienezza dell'amore si consuma. E sarà anche per questo lirismo scoperto, per questo canto all'incanto totale dell'amore, che La schiuma dei giorni è così letto dai giovani. Pure, alla sua prima apparizione non andò oltre le 1.500 copie. Boris (sua madre Yvonne, melomane, l'aveva chiamato così pensando a Boris Godunov) fu un genio parzialmente compreso e un uomo affamato di vita, consapevole che una grave malattia di cuore non gli avrebbe lasciato il tempo di invecchiare. Alla luce di questi dati si potrebbe anche leggere La schiuma dei giorni in chiave autobiografica (il polmone come il cuore, l'appartamento che si restringe) e d'altra parte le chiavi di lettura sono tantissime in rapporto al tantissimo che Vian è stato. Trombettista, ingegnere, traduttore, giornalista (solo di scritti sul jazz, con l'anagramma di Bison ravi, Bisonte estasiato, 696 pagine), giallista-scandalo con lo pseudonimo di Vernon Sullivan, drammaturgo, attore, chansonnier (oltre 500 canzoni, la più famosa resta Le déserteur ), autore teatrale, poeta, direttore di casa discografica. Nelle foto ha l'aria di un signore serio che sta per mettersi a fare le boccacce. "Pauvre Boris" cantava Jean Ferrat, quanto successo postumo. La miglior chiave di lettura per La schiuma dei giorni è non averne, o buttarle via tutte. Basta leggerlo, e si resta felicemente feriti. Belongs to Publisher SeriesIs contained inHas the adaptationHas as a student's study guideDistinctionsNotable Lists
The world of Mood Indigo is a stained-glass cartoon kind of a place, where the piano dispenses cocktails, the kitchen mice dance to the sound of sunbeams, and the air is three parts jazz. Colin is a wealthy young aristocrat, a slim, innocent creature who loves easily. The instant he sees Chloe, bass drums thump inside his shirt, and soon the two are married. Typically generous, Colin gives a quarter of his fortune to his best friend Chick so he can marry Chloe's friend Alyssum.But a lily grows in Chloe's lung, and Colin must spend his remaining fortune on the only available treatment: surrounding her daily with fresh flowers. Chick squanders his share of Colin's money on rare editions of Jean Pulse Heartre, and Alyssum decides her only recourse is to murder the philosopher whose books are ruining her husband. Chick and Colin's money woes force them to sacrifice their carefree lives to soul-crushing work, and even the suicidal mice wear themselves out trying to restore the lustre to the kitchen tiles.Published initially in French as L'#65533;cume des jours, originally translated as Froth on the Daydream, Mood Indigo is a surreal cult classic that is now a a major movie directed by Michel Gondry starring Audrey Tautou and Romain Duris. No library descriptions found. |
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Google Books — Loading... GenresMelvil Decimal System (DDC)813Literature English (North America) American fictionLC ClassificationRatingAverage:
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Az esküvőre készülődésnél kezdett túl normális lenni minden, persze, volt egy-egy furcsa rész, de már elveszett a játék. Aztán egyre sötétebb lett, szürreális, de a szórakoztatást teljesen elhagytuk.