> BAnQ (Rioux C., Le devoir, 5 janv. 2000, B-7) : https://collections.banq.qc.ca/ark:/52327/2797718

Perché gli ebrei sono perseguitati da più di duemila anni? Qual è il legame che unisce i tre principali antisemitismi della storia, quello greco-romano, quello cristiano e quello nazista?
Nessuno, nemmeno i loro persecutori, sa dare una risposta. E per il fatto stesso che l'origine di tanto odio si perde nella notte dei tempi, le ragioni dell'antisemitismo si vestono della lapidaria semplicità della tradizione: gli ebrei sono accusati del fatto stesso di essere nati.
Comprendere è necessario e vitale e, per farlo, occorre ricostruire la storia dell'antisemitismo dai primi, violenti, focolai precristiani, attraverso l'epoca greca e romana fino alle tenebre del Medioevo. E poi ancora, attraverso i tempi moderni, fino agli anni dell'orrore nazista e alla situazione ebraica in paesi come l'America o l'Asia di oggi.
La conclusione è che non c'è una spiegazione univoca e globale all'antisemitismo, ma ci sono tanti antisemitismi, ognuno diverso dall'altro, ognuno legato al momento e al luogo in cui si è manifestato. A questa riflessione se ne unisce un'altra, provocatoria: una follia omicida, che si è protratta per più di venti secoli e che è culminata nei campi di sterminio, rimette in discussione tutte le teologie e tutte le filosofie. Perché credere all'immanenza del male vuol dire perpetuarlo. Vuol dire rinunciare alla libertà dell'uomo. ( )