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Loading... La città e l'isola. Omosessuali al confino nell'Italia fascista. Nuova ediz.by Gianfranco Goretti
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La strategia utilizzata per togliere di mezzo persone che si ritenevano un’offesa all’ideale machista fascista fu quella di renderle invisibili, a partire dall’eliminazione della legge che criminalizzava l’omosessualità: nell’Italia tutta Dio, Patria e Famiglia non potevano esistere maschi contaminati dalla femminilità. La città e l’isola è molto preciso nel delineare il collegamento tra omofobia e misoginia e quanto le vite di alcuni omosessuali mettessero in crisi il dualismo maschio-attivo/femmina-passivo.
Infatti, siamo ancora in un mondo dove la contrapposizione non è tanto tra eterosessualità e omosessualità, ma tra attivi e passivi: pensate allo sgomento di fronte a un maschio che è anche passivo. Inaudito! Così inaudito che è una stranezza anche per molti omosessuali, perché anche loro sono nati e cresciuti in un mondo di rigide distinzioni (tanto che trovano un’assurdità le conquiste dei movimenti LGBTQIA+).
La città e l’isola si concentra soprattutto sugli avvenimenti nella città di Catania, sui quali, grazie all’infelice solerzia del questore Alfonso Molina, abbiamo molte informazioni, che permettono sia di conoscere le storie dei confinati, sia di ricostruire la loro vita nella città siciliana. Spero che lo leggerete in tantu perché oggi più che mai è necessario tenere viva la memoria di tutti i crimini del fascismo. ( )