L'ex granatiere Pietro Koch, di padre tedesco, è probabilmente, tra tutti i leaders emersi durante la Repubblica sociale italiana, il più famoso, per non dire il più famigerato. In un periodo -quello del neofascismo repubblicano -ricco di figure a lui assimilabili, Koch e la sua formazione fanno spicco, per esempio legando il loro nome al binomio Via Rasella-Fosse Ardeatine. Tristemente famose sono le pensioni Oltremare e Jaccarino a Roma e Villa Fossati a Milano, dove la «banda» rec1udeva le sue vittime nel corso della guerra civile. Ma rispetto alle ricostruzioni giornalistiche e romanzate finora disponibili, questa ricerca si propone di colmare la carenza, già rilevata da Mimmo Franzinelli, di studi seri e documentati sugli apparati repressivi del fascismo . A tal fine sono stati utilizzati per la prima volta gli atti istruttori del processo tenuto dopo la Liberazione contro i superstiti della «banda», in cui è confluita anche la documentazione dell'istruttoria di un precedente processo per reati ordinari tenuto a Milano durante la Repubblica di Salò. Senza attenuare l'immagine del sadico torturatore ormai entrata nella leggenda, emerge da questo libro la ricostruzione dell'attività di un reparto di polizia costituito non solo in funzione della repressione del movimento resistenziale ma anche e soprattutto della intelligence e dello spionaggio, indirizzato in una seconda fase verso comparti
della stessa Repubblica sociale. ( )

Un'analisi documentata ed esaustiva sull'attività criminale della famigerata "Banda Koch" di tossicomani e assassini fascisti nella RSI. ( )