La cronaca degli insetti umani è stato interessante da leggere innanzi tutto perché questa edizione mantiene il senso di lettura giapponese: pensavo che mi avrebbe creato confusione a causa della mia abitudine nel leggere al contrario, ma in realtà ci si abitua abbastanza in fretta. Senza contare che altrimenti ci si ritrova a leggere gli eventi in un ordine che non ha il minimo senso.

Interessante è stata anche la scelta della Tezuka Production di mettere un disclaimer all’inizio del libro, avvertendo lu lettère che nell’opera ci sono rappresentazioni di personaggi che, con la nostra sensibilità moderna, percepiremo come razziste. È una bella idea: non si può cambiare il passato, ma, dato che la nostra sensibilità è in continua evoluzione, mi pare un passo nella giusta direzione evidenziare questa variazione. Secondo me, La cronaca degli insetti umani contiene anche del sessismo, ma immagino che evidenziare anche questo fosse chiedere troppo…

Per quanto riguarda il manga, l’ho trovato una lettura difficile da definire perché è uno di quei libri che ti lasciano una sensazione inafferrabile dalla ragione. La cronaca degli insetti umani racconta una storia di azioni turpi, persone viscide e segreti scabrosi: alla fine della lettura mi sono sentita quasi contaminata dal peggio che l’umanità ha da offrire.

Non c’è un personaggio che non sia toccato o che non sia agente del male e i disegni di Osamu Tezuka sono così intensi che in alcuni momenti ho avuto bisogno di mettere giù il libro, prendere un bel respiro e poi continuare la lettura. Vi consiglio vivamente di recuperarlo (in qualche biblioteca, perché è fuori catalogo a quanto so): è un libro che ha ancora tanto da dire in merito alla spietatezza del nostro sistema socio-economico. ( )