Dio è la fonte di queste parole perché è l'origine della vita di coloro che le scrissero, le pronunciarono, le editarono e le conservarono. I figli d'Israele colsero le possibilità della storia, la monarchia, il sacerdozio, la profezia, perfino la guerra e altro ancora, grazie alla loro fiducia in Dio, provata nel corso dei tempi, essi mutarono tutto ciò che toccavano in qualcosa di  sorprendentemente diverso.
Grazie a coloro che, all'interno della comunità, dissero "sì" a Do, Egli divenne la fonte reale, in altre parole, l'autore dei testi che scrissero e conservarono e che, in tal senso, essendone Dio l'autore, ne possedevano autorità. È per essi che Dio continua a rivendicare la sua paternità nella vita degli uomini, così che vengano narrate storie nuove e diverse, storie di santità e di amore. La Bibbia è quindi la parola di Dio, poiché attraverso queste parole, Dio diventa l'autore, o almeno il coautore, della ininterrotta vicenda delle nostre vite, come individui e come comunità che cercano di essere la storia di Dio nel mondo.

Nuovi studi critici, di carattere narrativo, retorico e ideologico, hanno messo in evidenza come la forma definitiva del Pentateuco, composto da fonti e materiali disparati, sia un'opera di genio religioso. Proprio questo induce molti a semtirsi in obbligo diaffermare  che debba trattarsi, nella forma finale, dell'opera di un autore. In tal senso, l'autore dietro l'autore è Dio, dal momemto che nessuno avrebbe potuto scrivere in maniera tanto infallibile senza la più profonda consapevolezza della presenza del disegno divino nel mondo, negli uomini e nello scrittore stesso. Non parliamo banalmente della capacità di scrivere senza errori, ma del riuscire a farsì che Dio costantemente figuri nel testo come colui che ha portato in essere tutto questo. Chiunque fosse l'autore (ammesso che ce ne sia stato uno), questi libri emergono dalla letteratura antica per la straordinaria percezione della condizione e dei bisogni umani e del modo in cui Do ha esaudito tali bisogni e trasformato tale condizione, inidirizzandola verso la santità e l'amore.