Richard Parkinson (1) (1963–)
Author of Cracking Codes: The Rosetta Stone and Decipherment
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Richard Parkinson (1) has been aliased into R. B. Parkinson.
About the Author
Image credit: Richard Parkinson in 2009 [credit: Ann Wuyts]
Works by Richard Parkinson
Works have been aliased into R. B. Parkinson.
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Common Knowledge
- Legal name
- Parkinson, Richard Bruce
- Other names
- PARKINSON, Richard Bruce
PARKINSON, Richard - Birthdate
- 1963-05-25
- Gender
- male
- Nationality
- UK
- Education
- University of Oxford
Barnard Castle School - Occupations
- museum curator
Egyptologist - Organizations
- British Museum
University College, Oxford
University of Oxford
Queen's College, Oxford
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Così scriveva Bacone in un suo famoso saggio datato 1597. Di acqua ne è passata, non solo sotto i ponti del Tamigi, ma anche sotto tutti i ponti della comunicazione del mondo. Tutto sommato, penso che le cose stanno ancora così, anche se ovviamente il mezzo millennio che ci separa da Bacone fa la differenza.
Resta il problema del comprendere in cosa consiste questa differenza, considerando che il grande saggista inglese non poteva tenere in considerazione la presenza di un corpo estraneo ai suoi tempi: la tecnologia.
Lui scriveva a distanza di pochi decenni dalla entrata in scena di un altro “medium”, altrettanto dirompente quanto i “bits & bytes” della moderna tecnologia: il libro a stampa. Un “medium” del quale nessuno avrebbe potuto allora prevedere gli sviluppi. Guarda caso, gli stessi sviluppi di cui ci stiamo occupando oggi con l’avvento di questa tecnologia alla quale possiamo allegramente assegnare la famosa affermazione anticipatrice: “il mezzo è il messaggio”, per poi scoprire che i mezzi sono diventati tanti ma il messaggio resta sempre uno. Una tecnologia che genera tanti mezzi, a partire dal libro per finire al satellite.
Martino Pietropoli su Medium scrive nel suo bel post “Scrivere dello scrivere” che non ha mai scritto tanto così come sta scrivendo da quando la IT si è impossessata di noi. Posso dire la stessa cosa io da quando il 15 agosto del 1999 alle 13.15 varcai la soglia del British Museum di Londra e vidi per la prima volta “La Stele di Rosetta”. Visitai la mostra in occasione della celebrazione del 200esimo anniversario della scoper ta della pietra e visitai la mostra “Cracking Codes”.
Conservo ancora il libro qui sopra riprodotto e il biglietto di accesso. Una pietra incredibile per la sua storia, con sopra codici comunicativi rimasti indecifrati per tanto tempo. Simboli di parole incise dalla mano dell’uomo nello spazio di una pietra che ha sfidato il tempo. Perchè questa è la “scrittura”: una sfida allo spazio e al tempo. La parola dell’uomo.
… (more)