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Works by Antón Barba-Kay

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Osservate attentamente l’immagine della copertina di questo libro. Titolo, sottotitolo, autore, editore. La traduzione libera del titolo che propongo apre la discussione su di uno studio che ritengo sia uno dei libri più importanti finora pubblicati su un argomento di grande attualità. Il sottotitolo lo specifica: “La Natura della Formazione Digitale”. L’ho appena ricevuto da Amazon in versione cartacea, ma è disponibile anche al link della casa editrice.

Una attenta “lettura” della copertina, in un certo qual modo, fa da introduzione. I nostri antenati, Adamo ed Eva intorno ad un albero. Un volto, non si sa bene se di donna o di uomo, in cima, dietro all’albero, li osserva. Adamo sembra che gli parli, mentre Eva manifesta una espressione come di stupore. Deve essere in atto una sorta di discussione tra le parti riguardante la presenza di un altro elemento non secondario per la comprensione della scena: un serpente avvolto intorno al tronco dell’albero.

A questo punto diventa facile trovare una risposta ai fatidici interrogativi “chi-cosa-quando-dove-perchè” nei quali la situazione si svolge. Stabilito chi sono, bisogna cercare di capire cosa ci fanno quei due accanto a quell’albero e cosa eventualmente lo stesso albero simboleggia. Veniamo al rettile che si attorciglia intorno all’albero. Diversi interrogativi lo coinvolgono: perchè proprio un serpente? Cosa significa, da dove proviene, gli appartiene quella testa in cima all’albero, parla? E se parlano, le tre figure cosa stanno dicendo?

Se diamo una rapida occhiata all’indice del libro si comprende subito la materia del contendere con la quale l’autore si cimenta: il cambiamento epocale che stiamo vivendo, il digitale, come nuovo medium, nuova forma di pensiero e di tempo. Ma qual’è la connessione con i soggetti raffigurati sulla copertina ai quali ho appena accennato? Intorno all’albero della conoscenza, i nostri cari progenitori dialogano con il serpente, tentatore di sapere e di conoscenza, con il risultato che noi, loro successori, ben conosciamo.

Avvolti e coinvolti in quella invisibile rete tesa dal rettile, fatta di sapere e conoscenza, persero la loro primitiva innocenza rispondendo alle sue tentazioni. Attenzione a non fare la stessa fine, cadendo ancora una volta in questa trappola che ci sta preparando il “serpente digitale”. Il principale argomento di “A Web of Our Own Making” è che, online, si stanno plasmando le nostre vite in una maniera di cui non ce ne rendiamo conto, non ci accorgiamo. Quello che è ancora più grave: lo facciamo volontariamente e con piacere.

L’autore, un filosofo e accademico, Antón Barba-Kay, sostiene che la tecnologia digitale è diventata una parte naturale della nostra esistenza e che sta influenzando profondamente la nostra società e la nostra cultura. L’autore esplora come Internet e la tecnologia digitale stiano cambiando la nostra capacità di comunicare, di apprendere e di creare. Barba-Kay mette in luce le sfide e i problemi che derivano da questa evoluzione tecnologica e offre una prospettiva filosofica completa sulla tecnologia digitale.

Il libro fornisce una spiegazione dettagliata di come la tecnologia digitale stia plasmando il nostro mondo e invita i lettori a riflettere sulle implicazioni di questa trasformazione. Secondo lo studioso ci sono diverse pratiche online che stanno plasmando le nostre vite in modi che spesso non ci accorgiamo. Ecco alcuni esempi di queste pratiche: la finzione e l’inganno sono elementi caratterizzanti del digitale, stanno diventando sempre più influenti nella nostra cultura. Le nostre capacità di comunicare, le conversazioni online sono più impersonali e meno autentiche, rispetto alle conversazioni faccia a faccia. Le nostre capacità di apprendere si stanno esaurendo di fronte allo strepitoso aumento di informazioni illimitate. Aumenta il rischio di sovraccarico di informazioni, con perdita di capacità di concentrazione.

Le capacità creative diminuiscono illudendoci che la creazione di contenuti digitali possa essere più facile. Non ci rendiamo conto che tutto ci porta ad una saturazione di contenuti e a una perdita di originalità. Il libro sostiene che la tecnologia digitale stia influenzando profondamente la nostra società e la nostra cultura, e che è importante riflettere sulle implicazioni di questa trasformazione. Considerata come strumento, la tecnologia digitale in realtà non fa nulla. Di fatto, essa non agisce direttamente sul mondo materiale.

A differenza della tecnologia legata alla civiltà dei motori a vapore o delle ruote, non svolge alcun compito fisico particolare. Il suo ambito di azione non è specificato ed è illimitato. Questa tecnologia con la quale ci stiamo confrontando oggi è una tecnologia sociale, subdola, anonima e silenziosa. Il suo fascino non risiede solo nei suoi mezzi e nei suoi usi strumentali, ma nel suo potere di connetterci in un unico sistema nervoso globale.

Il tessuto umano, sociale e culturale è coinvolto nella sua interezza. Siamo destinati ad essere diversi da come siamo sempre stati. Una rivoluzione che porta alla trasformazione, destinata a diventare mutazione, simile a quella che i nostri progenitori furono condannati a subire dopo la caduta. Fu quella invisibile rete di saperi e conoscenze che il serpente propose loro a provocare la caduta. Un’altra rete è pronta ad aprirsi e chiuderci dentro con un’altra caduta.
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AntonioGallo | Aug 15, 2023 |

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