Il 12 maggio 1941 radio Berlino diffuse la seguente notizia: " Il Partito nazionalsocialista annuncia ufficialmente che il membro del Partito Rudolf Hess, sofferente da alcuni anni di una malattia, nonostante la severa proibizione di intraprendere attività di volo, è riuscito di nuovo ad entrare in possesso di un aeroplano. Sabato 11 maggio, Rudolf Hess è partito ancora in volo da Augusta e non ha più fatto ritorno. Una lettera da lui lasciata dimostra, dal modo in cui è scritta, la presenza di un disturbo di carattere mentale e si teme che Rudolf Hess soffrisse di allucinazioni... Considerate le circostanze, si può presumere che il membro del Partito Hess si sia lanciato dal suo aeroplano o sia stato vittima di un incidente ... Il giorno dopo un secondo comunicato ufficiale tedesco precisava: uHess si è lanciato dal suo aeroplano col paracadute ed è atterrato in un campo della Scozia, che aveva scelto come destinazione. Qui fu trovato, apparentemente illeso ...
Dall'Inghilterra la notizia fu data immediatamente, ma né allora né poi ci fu un qualsiasi commento ufficiale.
Il volo di Rudolf Hess in Inghilterra che lasciò stupefatto il mondo, resta ancora oggi uno degli episodi più strani e controversi della seconda guerra mondiale.
Nella lettera che aveva lasciato per Hitler, egli scriveva che lo scopo del suo viaggio era di stabilire un contatto diretto e ad alto livello con alcune personalità inglesi per arrivare ad un accordo di pace tra Germania e Gran Bretagna, accordo che Hitler avrebbe sicuramente apprezzato. In realtà, ormai da tempo Hess non era più il
delfino incontrastato di Hitler. Altri personaggi stavano per sostituirlo ai massimi vertici della gerarchia nazista e - nella sua fanatica venerazione per Hitler e nella sua anormale, limitata intelligenza - il pensiero di realizzare questa autorappresentazione dell'eroe (o del martire), che avrebbe di nuovo conquistato col personale sacrificio
la fiducia del proprio Fuehrer, aveva fortemente contribuito a farlo decidere alla «suprema missione ... ( )