Not really what I was hoping for but an okay read... ( )

Recensione su BookLover

Robin è una Girah, ovvero una vampira. che ha deciso di non bere più sangue umano. Nutrendosi di sangue sintetico per placare la fame, non riesce comunque a resistere il sangue che sente nelle persone attorno a lei. Decide quindi di andare a un incontro per Alcolisti Anonimi per cercare di vincere questa sua debolezza; lì incontra Alana, un'umana che attira subito l'attenzione di Robin, un'attrazione che non è solo legata al suo sangue. Ma Alana è davvero umana? E come la prenderanno gli altri Girah?

Ametto che questo libro mi ha un po' deluso. Non so bene cosa mi aspettassi, e forse non mi è piaciuto più di tanto perché l'ho letto in un brutto momento della mia vita seguito dalla rottura con la mia ragazza. O forse questa volta Jae, assieme alla Grey, ha scritto un libro che non è assolutamente il suo lavoro migliore.
La trama mi sembrava interessante, quindi ho cominciato a leggerlo e per finirlo, pur essendo questo un libro molto breve, ci ho messo un sacco. Quello che mi è piaciuto di meno è che a tratti la storia è molto, molto lenta, mentre altre è troppo veloce ed è come se mancassero dei pezzi importanti che sono stati ignorati o velocizzati così tanto che la storia sembra incompleta.
La storia d'amore è davvero lentissima. A me piacciono le slow-burn, ma cavolo! Poteva essere fatto diversamente.

Una cosa positiva sono i due personaggi principali, che nel complesso mi sono piaciuti molto.
Robin non è la solita vampira invincibile, blessima e perfetta. Ha dei tic molto particolari e la sua voglia di non bere dagli umani è qualcosa che viene esplorato abbastanza perché centrale nella storia e nella sua crescita. È molto interessante vedere quanto Robin sia diversa dalla sua famiglia e da Meghan, una Girah della sua stessa età.
Alana invece ha un problema molto diverso. Sta vincendo il suo alcolismo e le piace essere umana, ma allo stesso tempo le manca stare coi suoi simili, altri jinn. Anche lei molto insicura su quella che è la sua vita, mostra il coraggio che manca, per buona parte della storia, a Robin. Lo dimostra soprattutto quando confronta la famiglia della vampira, che in realtà è molto stereotipata.
La loro storia, pur essendo estremamente lenta, nel complesso mi è piaciuta. Hanno molte difficoltà, tanto che a volte pensavo che alla fine non si sarebbero messe assieme. Mi piace come alla fine siano diverse ma comunque molto simili e penso siano la cosa più positiva del libro.
Entrambe hanno un'amica di riferimento. O meglio, Alana ha un'amica. Robin ha Meghan, Girah in tutto e per tutto che vuole far "rinsavire" Robin. È violenta e arrogante, estremamente odiosa. Avrei sperato per la sua morte, ma non è una cosa che fa parte del genere di romanzo. Peccato.

Nel complesso lo stile è molto leggero e la storia si legge bene. Direi che per leggere il libro ci voglia però un buon livello d'Inglese.

Insomma, forse avevo aspettative molto alte, troppo, ma il libro si fa leggere pur con tutti quelli che per me sono problemi nella storia. Non il miglior libro di Jae, sicuramente, ma godibile. ( )

i really loved this!! what a good, sweet romance and honestly, despite all of the supernatural aspects (which i also loved) i really liked the depiction of addiction and alcoholism and thought that it was handled very well. ( )

Diese und weitere Rezensionen findet ihr auf meinem Blog Anima Libri - Buchseele

Was für ein schräges Buch :D Ich bin ja immer total begeistert, wenn ich Fantasy-Romane mit lesbischen Protagonisten finde, weil das für meinen Geschmack einfach die optimale Mischung ist, und war daher auch total gespannt auf diesen Roman – und wurde auch nicht enttäuscht. „Zum Anbeißen“, ein Gemeinschaftswerk von Alison Grey und Jae, von der ich zugegebenermaßen ein ziemlicher Fan bin, ist ein irgendwie ziemlich skurriler lesbischer Urban Fantasy-Roman.

Robin ist eine Vampirin, doch sie hat dummerweise ernsthafte Probleme mit ihrem Zustand – oder eher mit ihrer Ernährungsweise. Denn ihr Neujahrsvorsatz war es, kein Menschenblut mehr zu trinken. Also fängt sie an Treffen der Anonymen Alkoholiker zu besuchen, in der Hoffnung, Hilfe zu erhalten, um mit ihren „Trinkgewohnheiten“ besser klar zu kommen. Stattdessen wird sie dort mit der Versuchung in Person konfrontiert, nämlich mit Alana.

Dass die aufkeimende Anziehung zwischen den beiden Frauen nicht so ganz reibungslos ablaufen kann, ist kein Wunder. Denn nicht nur Robin schleppt ein übernatürliches Geheimnis und eine nicht allzu kooperative Vergangenheit in Form ihrer Familie mit sich herum, auch Alana kommt mit gänzlich unerwartetem und recht magischem Ballast daher – und mit einer ganz realen Alkoholsucht.Komplikationen, Verwirrungen und Missverständnisse sind da vorprogrammiert.

„Zum Anbeißen“ ist keine allzu tiefschürfende Lektüre. Sie hat auch nicht unbedingt die unvorhersehbarste Story, aber sie macht einfach Spaß, denn die Charaktere werden von den beiden Autorinnen hier ganz hervorragend zum Leben erweckt und stecken so voller liebevoller Details, Ecken, Kanten und Spleens, dass man gar nicht anders kann als sich für ihre Geschichte zu begeistern.

Außerdem sind Idee und Grundkonzept der Geschichte super, die Art, auf die die übernatürlichen Figuren hier dargestellt werden, sind interessant und machen definitiv neugierig auf mehr Details und auch diverse Nebenfiguren bringen Schwung in die Geschichte. Zusammen mit der Hauptstory, der sich entwickelnden Beziehung zwischen Alana und Robin sorgt das für eine unterhaltsame Lektüre, die neugierig macht auf weitere Bände.

Von mir gibt es für Alison Greys und Jaes Roman „Zum Anbeißen“ daher definitiv eine Empfehlung für alle Fans locker-leichter, unterhaltsamer, lesbischer Romanzen, die auch etwas für Urban Fantasy übrig haben! Humorvolle Unterhaltung, die sich schnell am Stück weglesen lässt und dabei einfach Spaß macht – Wohlfühllektüre also ;) ( )