Raccolta di racconti ambientati in Italia. Scritti in tempi diversi riflettono il mutamento dello stile di Henry James. Molto scorrevoli i primi, mentre gli ultimi sono caratterizzati da una scrittura involuta e da una ricercatezza stilistica che sconfina nell’autocompiacimento. In tutti c’è il tocco del grande scrittore anche se la tortuosità di alcuni li appesantisce non poco. (L’ultimo dei Valerii, L’accompagnatrice, il discepolo, l’albero della conoscenza). Ho letto invece di gusto Compagni di Viaggio, A Isella, La Madonna del Futuro; Adina; La Soluzione. In tutti c’è un grande amore per l’Italia, per i suoi paesaggi, la sua arte, la sua gente, nello spirito del viaggiatore colto del’’800, amante del pittoresco e indulgente sugli italici difetti in nome del bello che gli Italiani stessi, di ieri e di oggi, tendono troppo spesso a non vedere e soprattutto a non rispettare quanto meriterebbe. Peccato per le note di antisemitismo che serpeggiano nel testo (p. 163, p. 261) non evidenziate nelle pur utilissime note ai testi che concludono il volume e che illustrano la genesi di ogni racconto e lo collocano efficacemente all’interno della poetica jamesiama. ( )