Ambientato tra mare e terra, all'estremità della riviera di Ponente, nei luoghi amati dall'autore, questo brutto romanzo ha i toni e il ritmo di una fiaba senza esserlo. Nel raccontare storie di vita incomplete, sospese, come in attesa, Orengo si affida unicamente alla chiave onirica per cui l'opera risulta fiacca e si sorregge unicamente sulla visione trasognata dei personaggi, in assenza di azioni. Infelice il titolo. ( )