Author picture
13 Works 66 Members 7 Reviews

Works by Piero Dorfles

Tagged

Common Knowledge

Birthdate
1946-12-29
Gender
male
Nationality
Italia
Birthplace
Trieste, Italia

Members

Reviews

Forse il titolo potrebbe essere fuorviante: al di là dell'introduzione, che tematizza il piacere, l'importanza e il valore della lettura, si tratta di una raccolta di consigli di lettura - romanzi e racconti - organizzati per temi. Qualsiasi lettore vi troverà spunti preziosi per scoprire nuovi testi (o cogliere finalmente l'occasione di concretizzare letture a lungo rimandate).
 
Flagged
d.v. | 2 other reviews | May 16, 2023 |
Leggo da una vita. Smetterò di farlo quando smetterò di vivere. Leggere non mi cambierà la vita per la morte. "I libri, la lettura, non portano certezze, ma dubbi. Non felicità, ma conoscenza. Non spiegano il perché della vita, ma stimolano a porre domande e a essere consapevoli di sé. Non possono superare la difficoltà di trovare un senso al nostro essere, ma ci permettono di allontanare il rischio di perderci nel nulla e ci impongono di mettere al centro di tutto la vita. Di chiederci perché, appunto, siamo, oggi, qui." Con questa citazione si chiude il libro. Il verbo è sbagliato, leggere non cambia la vita, la "crea" piuttosto in tutte le possibili forme. Ogni uomo è un libro, ogni libro è un uomo.… (more)
 
Flagged
AntonioGallo | 2 other reviews | Mar 15, 2022 |
Leggo da una vita. Smetterò di farlo quando smetterò di vivere. Leggere non mi cambierà la vita per la morte. "I libri, la lettura, non portano certezze, ma dubbi. Non felicità, ma conoscenza. Non spiegano il perché della vita, ma stimolano a porre domande e a essere consapevoli di sé. Non possono superare la difficoltà di trovare un senso al nostro essere, ma ci permettono di allontanare il rischio di perderci nel nulla e ci impongono di mettere al centro di tutto la vita. Di chiederci perché, appunto, siamo, oggi, qui." Con questa citazione si chiude il libro. Il verbo è sbagliato, leggere non cambia la vita, la "crea" piuttosto in tutte le possibili forme. Ogni uomo è un libro, ogni libro è un uomo.… (more)
 
Flagged
AntonioGallo | 2 other reviews | Mar 15, 2022 |
La Rete, chiamatela Web o Internet, occupa ormai un posto centrale della nostra vita. Chi non la conosce, non la visita, non la pratica è fuori gioco, anzi fuori dal "gioco della vita". Giorni fa ho ricevuto un messaggio di una collega docente inglese, ora in pensione, di una delle più famose "Public School" inglesi.

Avevamo perduto i contatti da diverso tempo e ci siamo ritrovati su "Facebook". Nel suo messaggio, tra le tante cose che ha scritto, ha detto che, anche se in ritardo, ma ancora in tempo, suo marito e lei stessa, si sono abituati alla Rete e ai così detti "Social Networks", sentendosi meno "dinosauri". Hanno recuperato amici e conoscenti sparsi in tutto il mondo, oltre a movimentare la loro vita in maniera del tutto diversa dal modo in cui fino a una decina di anni fa hanno fatto.

Chi più e chi meno, tutti abbiamo subito questo mutamento che s'è verificato in tutti i paesi del mondo. Non si tratta soltanto di saper usare il computer, scrivere testi, gestire progetti in maniera digitale. Si tratta anche e sopratutto di saper connettersi con il mondo trattandolo in maniera virtuale, passando per quello reale. Il che vuol dire, in parole povere: sapere essere digitali, come connettersi, accedere, controllare. Quindi prenotare, pagare, progettare, visitare, scaricare, modulare, incollare, collegare, muovendosi tra il mondo reale e quello virtuale.

Tutta una serie di fatti, azioni, parole nuove, appartenenti ad una lingua che fino a qualche anno fa non esisteva per niente e che è in continua fermentazione. E' quella che possiede già migliaia e migliaia di termini e che va sotto il nome di "NetLingo". Questa a cui mi riferisco, ovviamente, è in lingua inglese. Ma questo particolare "lingo" sta per insediarsi in ogni lingua moderna in uso, con suoi propri termini di chiara origine anglo-americana, spesso "bastardizzati" nelle lingue nazionali.

"NetLingo" ha migliaia di definizioni che spiegano il mondo della lingua in rete del commercio, della tecnologia e della comunicazione. Sono inclusi gli acronimi e le abbreviazioni messaggistiche come ad esempio questo simbolo: ;-). I termini interessano letteralmente tutti: studenti, insegnanti, genitori, giocatori, tecnici, scrittori, giornalisti e professionisti in lungo e in largo nel pianeta.

Il dizionario include nomi, pronuncia, acronimi, definizioni, incroci, collegamenti a guide e siti mirati e contestuali. Ci sono continui aggiornamenti che hanno luogo in maniera automatica su determinati argomenti e contesti. Si possono scaricare e caricare immagini e programmi gratuitamente accedendo a precise definizioni direttamente alle fonti. Si possono fare approfondimenti, aggiornamenti, correzioni. Insomma un vero e proprio "open space" sulla falsariga di quella che è diventata la più grande enciclopedia virtuale e gratuita di tutti i tempi e che ha segnato la fine di tutte le altre enciclopedie incluse l'Enciclopedia Britannica e anche la nostra già prestigiosa, ma costosa, Treccani.

Queste migliaia e migliaia di nuove parole sono le "voci" di nuovi strumenti, mezzi e modi di comunicazione che contrastano le resistenze dei "dinosauri" di cui parla Pietro Dorfles in questo recente saggio. Dorfles appartiene a una generazione che è cresciuta e si è formata prima dell'avvento dei computer. "Per certi versi è un dinosauro, anche se non è certo un passatista, o un oppositore del progresso. Egli teme il declino del valore della cultura, che trova un terreno fertile nell'espansione delle nuove tecnologie, ha avuto un'enorme influenza sui processi della comunicazione e dell'istruzione, oltre che sulla nostra identità e sui rapporti personali." Così si legge nella presentazione editoriale del suo libro.

Egli sostiene che le contraddizioni della modernità rischiano di impoverire la nostra vita interiore e il nostro ruolo sociale. Quello che propone "Il ritorno del dinosauro" , illustrandoci dall'interno "il funzionamento delle istituzioni del nostro paese, è una prospettiva in cui la cultura può rappresentare un'antidoto all'involuzione in corso. Perché in un contesto in rapidissima mutazione, solo la cultura ovvero saper progettare il futuro senza perdere il contatto con le nostre radici - può aiutarci a compiere scelte consapevoli e dare un senso e una direzione alla nostra esperienza."

Va detto comunque che le contraddizioni di cui lo studioso parla fanno parte della "plasticità" della vita. Vale a dire della capacità dell'uomo di fare un'infinità di cose. Ma anche della ineluttabilità del cambiamento, senza dimenticare l'ostinazione da parte di molti ad accettarlo senza subirlo, anzi partecipandovi senza ritrarsi, criticare senza capire cosa stia succedendo, determinare gli indirizzi e gli obiettivi, scegliendo un atteggiamento positivo non negazionista.

Chi si ostina a rimanere immobile è destinato ad essere un "dinosauro". Quindi un ostacolo alla creazione di un futuro che scaturisce soltanto dal cambiamento. Questo, comunque, ci sarà sempre. Nel bene e nel male. Non significa voler cambiare tutto, perché significherebbe non cambiare nulla, alla maniera gattopardesca. Le "voci" che di giorno in giorno vengono segnalate da "NetLingo" sono messaggi, avvisi, frammenti di cambiamento, sia linguistico che sociale, politico, tecnico, culturale e umano. Basta coglierli, metterli insieme, studiarli, gestirli per il bene e l'uso comune e personale. Non c'è altra via di uscita quando pensiamo all'avvenire, se non il futuro.

"Aiuto, sono un dinosauro. Appartengo a una specie estinta e non me n’ero accorto. Non idolatro la tecnologia, guardo poco la televisione, non possiedo nemmeno un iPod, non ho una pagina su Facebook e non sopporto i luoghi rumorosi."

È con queste parole che si definisce Piero Dorfles nell’incipit del suo libro. Non credo davvero che queste affermazioni possano essere un merito, per giunta dichiarato da uno studioso. Una difesa della cultura? Niente affatto. Il monolitismo dei dinosauri non è cultura. Questo è il modesto parere di un blogger che solo per età potrebbe essere un "dinosauro". Io, la mente, il cuore e lo spirito del cambiamento li trovo giorno per giorno in Rete. Checchè ne possano dire i "dinosauri"!
… (more)
 
Flagged
AntonioGallo | Nov 2, 2017 |

Statistics

Works
13
Members
66
Popularity
#259,059
Rating
2.9
Reviews
7
ISBNs
10
Languages
1

Charts & Graphs