Gerald S. Hawkins (1928–2003)

Uno dei luoghi più misteriosamente belli che io abbia mai visitato. Meraviglia e mistero si abbinano in cerca di un senso. Ho fatto due o tre visite a questo posto e spero di ritornarci ancora. 3000 anni prima di Cristo qualcuno cercò di conciliare cielo e terra e ci riuscì senza farci capire il significato si questa opera che nel 1700 sempre dopo Cristo venne completata. Nessuna traccia di scrittura è stata trovata su queste pietre. Lo scrittore Diodoro di Sicilia nel primo secolo a. C. citando storici di secolo addietro dice che in na regione al di là della terra dei Celti, oltre l'oceano, c'è un'isola grande quasi quanto la Sicilia. E' a nord ed è abitata da una popolazione chiamata gli "Iperborei" cioè quelli che vivono là dove soffia il vento del nord. Diodoro parla di un grande tempio visitato dal dio Apollo ogni 19 anni. Insomma tutte notizie che si sono perdute sull'onda del tempo ...… (more)

Although I couldn't agree for a moment with Hawkins's conclusions about the astronomical alignments and 'computer' functions of Stonehenge, this is a fascinating account, as illuminating about the world of 1970s archaeology as it is about Stonehenge itself. Hawkins writes in an engaging style and a surprising portion of the book focuses on myths and legends surrounding Stonehenge and the archaeology of the monument. No prior knowledge of Stonehenge is assumed but some understanding of astronomy is expected and I found the key chapters on the astronomical theory difficult to follow. A recommended read for those interested in the development of archaeological ideas around Stonehenge.… (more)