Diario Vitt è un piccolo grande capolavoro della nostra adolescenza, ore e ore passate a dribblare interrogazioni e versioni, tra salami, Cip il superpoliziotto, Jak il mandolino e Cocco Bill. Ogni giorno tante storie, da una parte quelle degli studenti, quasi sempre non raccontabili, dall’altra la geniale fantasia di Jacovitti, sempre oltre ogni limite. Jacovitti è oltre gli schemi, l’invenzione diventa protagonista indiscussa delle storie, la logica rimane quella dell’analisi, la lotta politica e di classe sta fuori dalla classe, anzi dietro alla lavagna, sale in cattedra il genio. E a rileggere dopo tanti anni queste storie si ritrova la forza della gioventù, quando ancora ci vuole per soffrire, basta poco come dice Vasco, la ragazzina che non corrisponde gli amorosi sensi o le angherie di un professore, poi arriva la vita, quella vera, e presenta il conto, a volte salato, a volte salatissimo. E ridere diventa più difficile. Grandissimo Jacovitti, uno dei debiti della mia gioventù l’ho contratto con te, un salame per ogni risata che mi hai fatto fare sui banchi di scuola, e fanno tanti salami. E complimenti a Repubblica per aver riproposto le sue storie in questo albo. ( )