Melania G. Mazzucco

Secondo il mio modesto parere lo stile usato dalla Mazzucco per questo romanzo è noioso e non particolarmente adatto a quella che dovrebbe essere una specie di autobiografia. Cosa che invece alla fine non è. Come sempre il lavoro che c'è dietro ad ogni suo romanzo è ammirevole, e anche la passione con cui scrive. Ma questa storia non mi ha convinto, non mi ha interessato particolarmente, ero continuamente distratta e sballottata tra eventi e pensieri, tra citazioni di fatti non ancora accaduti e di altri già capitati da tempo. Chi è alla fine Annemarie? Perché soffriva così tanto? Alla fine non l'ho capito...Ma forse sono io che durante questa lettura non ero molto concentrata. Mi ha lasciato un po' perplessa anche il rapporto tra madre e figlia. Sappiamo qualcosa di certo? Alla fine Renée vedeva nella figlia quello che lei non era potuta essere liberamente...La disapprovava per questo? Ripeto ho il dubbio di non aver capito bene...… (more)

Che grande Melania Mazzucco! Un essere umano meraviglioso e una scrittrice fantastica! Partendo dalla scrittrice: Mazzucco scrive divinamente, mai noiosa, mai ripetitiva, ogni parola al posto giusto, una ricerca minuziosa ed entusiasmante dietro ogni romanzo. L'adoro! La storia, l'essere umano, i rifugiati. Un argomento che mi sta a cuore perché non riesco proprio a capire come si possa provare odio per persone che soffrono... E dovrebbero leggerlo tutti i razzisti, quelli che vogliono le frontiere chiuse, ma comunque tutti... E anche ascoltare le parole dell'autrice quando presenta questo libro, la sua umanità non è falsa, o come spesso si dice buonista, ma concreta, reale, lucida. Ho assistito ad una presentazione e avrei voluto imparare a memoria tutte le sue parole e poterle ripetere a tutti coloro che non capiscono. Un conto è l'empatia, l'aiuto, la compresione, questi sentimenti aiutano a risolvere il problema non lo causano. Grazie Melania Mazzucco. (Mi rendo conto che scrivo in maniera incomprensibile ultimamente...)… (more)