Goffredo Fofi

Fofi prende le mosse da una tesi controintuitiva e certo anche impopolare: la cultura non è residuale nella nostra società. Anzi, è una delle principali voci che danno corpo al nostro PIL. E proprio da qui parte la sua critica alla cultura come "oppio del popolo", ovvero come strumento ormai per lo più sinonimo della "comunicazione" e del suo poter di plasmare il pensiero (forse dovrei mettere fra virgolette anche questa parola). Da questo esordio Fofi si allontana poco con le proprie argomentazioni, che pure coraggiose (e spesso critiche anche nei confronti di alcuni mostri sacri) talvolta si ritorcono su loro stesse suonando un po' risapute e "generazionali". A ogni modo, tutte le critiche al ruolo odierno dell'intellettuale e a quello del politico sono estremamente fondate e rendono comunque questa lettura utile e preziosa.… (more)

A wonderful volume of photographs of writers, with mini biographies. Lovely to take a stroll through. Most of my all time favourite writers are here, but there are also a few writers I have never heard of, so a treat in two senses.

Not surprisingly (even in the 21st C) women writers are still not as represented as they should be. No A S Byatt, Margaret Forster, Tove Janssen, and many others.

Missing male favourites: William Styron, Harry Mulisch, Ted Hughes and Seamus Heaney. But in the end, I guess it would have to be multi-volume to get us all in.

A lovely family photograph of F Scott Fitzgerald and family I don't recall ever seeing.… (more)